L’inizio delle scuole, le vetrine che si riempiono di maglioni spolverini e stivali, il costume nel cassetto, i parcheggi davanti casa di nuovo pieni, un sabato accompagnato dal diluvio e 16 gradi e una pesantissima dose di depressione addosso.
Ah si, ciao Settembre.
Alzi la mano chi come me sente di non essere mai partito per le ferie.
Alzi la mano chi come me non si è ancora abituato al rientro, al lavoro, alla routine, alla stessa solita vita senza mare tutti i giorni.
Alzi la mano chi come me sta già progettando altri viaggi.
Non ce n’è, nonostante siano parecchi anni ormai che subisco questo trauma non riesco mai a riabituarmi immediatamente al rientro dalle vacanze.
La mia mente continua a vagare tra le spiagge, il mare e il cibo della Sicilia e i miei pensieri sono sempre rivolti a quelle giornate spensierate vissute nel relax più totale.
Peccato che sooner or later bisogna tornare alla realtà, per cui ora siamo qui.
Milano mi ha accolta tendenzialmente bene nonostante un attacco dai piccioni e un sabato che sembrava Dicembre che non mi lasciava altre soluzioni se non un bel giro da Zara con shopping annesso per riprendermi dalla disperazione del rientro.
Nell’attesa del prossimo weekend fuori porta che mi aspetta -finalmente il mio desideratissimo regalo di compleanno- continuo a pensare che in fondo Settembre è il mese in cui tutti hanno il cervello che frulla.
O almeno, il mio frulla un sacco.
Ogni volta che rientro dalle vacanze spero sempre in un cambiamento, una svolta, e continuo a pensare come fare per ottenerlo e confidare in un anno migliore perchè alla fine si sa, l’anno inizia a Settembre..non solo quello scolastico o universitario, l’anno mentale inizia il nono mese su dodici.
E allora non posso fare altro che rimboccarmi le maniche e darmi da fare mentre aspetto una manna dal cielo e mentre riguardo con un sorriso e una lacrima le foto del mese passato.