Niente di nuovo dallo scorso post, se non sempre più voglia di spaccare nasi sugli angoli dei tavoli ai vari rompipalle che mi riempiono le giornate di odio e scleri.
Probabilmente anche il fatto che non faccio shopping da un pò mi sta facendo sclerare come se non ci fosse un domani e non vedo l’ora di farmi trattare domani dall’osteopata che sentirà tutta la mia rigidità nei suoi massaggi e so già che tornerò piena di lividi.
Comunque, tralasciando la mia disperazione e lasciandoci alle spalle la MFW, vi annuncio con piacere che gli stilisti se ne sono sbattuti dei miei acciacchi e nervi tesi e hanno continuato a sfilare all’impazzata. Sono stati tanti i grandissimi marchi che hanno già mostrato le loro creazioni nelle passerelle dell’Haute Couture e io mi sono totalmente innamorata di alcuni pezzi, che mi hanno catapultata nel mondo delle favole in un attimo. Abiti lunghi, pomposi, importanti, fiabeschi che si affiancano a lunghezze e trasparenze meravigliose da gran galà e red carpet di spessore.
Strass, swarovsky, ricami impreziositi da perle e fili di seta e tutto ciò che si può desiderare senza tralasciare però qualche eccesso e/o stravaganza, proprio come piace a me.
Mi piacerebbe poter dire “un giorno avrò anche io un abito così” ma onestamente, a chi la do a bere? Non ci credo io in primis!
Elie Saab:
per una mondo incantato.
Giambattista Valli:
Valentino:
trasparenze e morbidezze
Francesco Scognamiglio:
Maison Martin Margiela:
my love for black is endless.
Iris Van Herpen:
e via verso l’avanguardia
Jean Paul Gaultier:
e un grande ritorno al pieno degli anni 80/90, alla sigla di Beautiful, ai primi look di Madonna e ai migliori outfit di Brenda e Kelly. Sarò nostalgica ma amo!